Recensioni

“Fury” di David Ayer

Convincente nel suo ostentato rifiuto di ogni retorica guerresca, Fury colpisce per la precisione con cui smonta la figura dell’eroe di guerra. Qui i soldati non combattono per bandiere o ideali politici, ma per quell’ultimo pezzo di mondo che riescono ancora a chiamare casa: la pancia del carro armato.

Venezia 79: “Anhell69” di Theo Montoya

Film altamente politico, Anhell69 trova i suoi momenti di maggior grazia quando indugia (politicamente, poeticamente) sui suoi giovani protagonisti, quando ne sonda le implicite fragilità, quando entra, a volte in punta di piedi, a volte con rabbia, altre con nostalgia, nelle pieghe più intime del loro sentire. E diventa intenso in quei momenti in cui i toni apocalittici del Dies Irae, di questa Missa Pro Defunctis, cedono il passo ai timbri sonatistici del compianto e del ricordo.

Venezia 79: “Dogborn” di Isabella Carbonell

Isabella Carbonell costruisce un film col piglio deciso di un abilissimo dramma psicologico, in cui la sapienza della fotografia metropolitana memore del noir americano si sposa con la forza espressiva di un uso del suono teso a restituire le soggettive interiori di anime lacerate nel dilemma.

“Dracula 3D” di dario argento

In pochi se ne sono accorti, ma il Dracula 3D di Dario Argento si fonda su una vera e propria rivoluzione copernicana operata sul materiale di partenza: il mitico romanzo di Bram Stoker uscito nello stesso periodo in cui nasceva il cinema.Mentre nel capolavoro dello scrittore irlandese, infatti, il vampiro, figura di un rimosso collettivo seducente e …

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Grill Dog

Grill Dog‘s impeccable direction is not so much in the capacity to translate into images such a short story without feeling the need to inflate it, but in the ability to keep one step away from the actors, on tiptoe, respectfully awaiting the revelation of the moment.

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