“Dracula 3D” di dario argento

In pochi se ne sono accorti, ma il Dracula 3D di Dario Argento si fonda su una vera e propria rivoluzione copernicana operata sul materiale di partenza: il mitico romanzo di Bram Stoker uscito nello stesso periodo in cui nasceva il cinema.
Mentre nel capolavoro dello scrittore irlandese, infatti, il vampiro, figura di un rimosso collettivo seducente e al tempo stesso terrorizzante, arrivava dallo zingaresco oriente per mietere vittime in pieno mondo vittoriano, nel film del regista romano se ne resta bello bello a casa sua.
Le vittime, di cui ha comunque bisogno, infatti, se le fa consegnare a domicilio, con le offerte di lavoro per topi da biblioteca, ma mai, neanche per un proverbiale attimo, gli passa per la mente l’idea di andarsele a cercare in una gita fuori porta.
Se il romanzo di Bram Stoker rappresentava l’incubo dell’aristocrazia vista come un organismo parassitario in un mondo ormai dominato dalla borghesia e ben avviato verso gli orrori del capitalismo, il film di Argento, con questo piccolo, ma non innocente cambio di prospettiva, attualizza la fiaba nera ricollocandola in un mondo, come il nostro, in cui male e politica tendono a diventare sinonimi.
Nella sua opera, spesso squilibrata, ma a tratti autenticamente visionaria, il mostro non vive fuori della società, ma convive con essa. Anzi, ha un suo non piccolo posto proprio nella stanza dei bottoni, a segno di un compromesso Stato-Orrore a suo modo inedito e che ha connotazioni quasi mafiose.
Il mostro impone al paese un coprifuoco, regole precise, silenzi ed omertà contro il pagamento di un pizzo in sangue e vergini colli non ha importanza se maschili o femminili. In cambio, offre, al piccolo paese, la protezione di uno sguardo dall’alto e l’impegno a non oltrepassare certi limiti di buon gusto e decenza. La politica, così collusa col male, è sporca quanto il mostro. Forse anche di più, nel suo immobilismo e nella volontà tenace a mantenere inalterato lo status quo.
Dracula 3D è ambientato in Transilvania, come da canone, ma parla stranamente italiano perché mette in scena una periferia dell’impero, anonima e prona, pronta a svendersi per meschini profitti.
Qui il mostro, meno mostruoso degli uomini che trattano con lui, ritrova quell’aura ferina e brutale che tanti Twilight gli avevano tolto di dosso in nome di un romanticismo d’accatto.
Argento ricolloca la trama di Stoker al centro della sua poetica fatta di scatti narrativi immotivati, di atmosfere sospese e malate, di una sessualità morbosa, a tratti vagamente misogina. Il film ha un incipit intrigante, con la macchina da presa movimentata che spia l’incontro di due amanti infuocati che pagheranno l’illecito della loro irrefrenabile passione con vampirismo e morte. Sembra di essere su lidi nuovi, con tanto di immagini stile Hammer, e invece ci si accorge presto che continua il discorso sulla violenza che era (anche se in maniera meno incisiva) già dentro La terza madre.
Nel complesso il cast è meglio assortito del solito anche se solo nei ruoli di contorno perché Thomas Kretschmann non sempre è equilibrato come Dracula e Rutger Hauer pare troppo spaesato per un Van Helsing che ha più debiti con Renfield che con lo scienziato saggio del romanzo. Più intriganti i ruoli femminili affidati a Marta Gastini e a Miriam Giovannelli che assorbe in sé tutte e tre le mogli vampire del romanzo e che ci è sembrata convincente sia da umana innamorata poco corrisposta di Milos (Christian Burruano) che da mostro viziato e terribile.
Peccato allora che qualche scena poco ispirata (quella di Dracula versione mantide religiosa, ad esempio) spezzi il ritmo serrato della narrazione andando ad arenarsi in lidi di ridicolo involontario.

La qualità audio-video

Molto pulito il quadro del blu-ray che resituisce una visione pressoché perfetta sul 2D e un po’ più faticosa sul 3D. Colori brillanti, dense atmosfere anche se, già nella versione cinema, c’era stato il bisogno, per venire incontro alle esigenze del 3D nativo, di potenziare le luci nelle scene notturne con qualche indebito calo d’atmosfera.
Molto buono l’audio. Una volta tanto suggeriamo la traccia inglese che rende meglio giustizia al lavoro degli attori. Il peccato originale delle pellicole di Argento è spesso proprio il doppiaggio.

Extra

Poca roba, in verità: qualche intervista, un piccolo backstage di non grandissime ambizioni e il video Kiss Me Dracula di Claudio Simonetti. Da un Blu-ray sarebbe lecito aspettarsi qualcosa di più.

 

 

(Dracula 3D); Regia: Dario Argento; interpreti: Asia Argento, Rutger Hauer, Thomas Kretschmann, Marta Gastini, Unax Ugalde, Miriam Giovanelli, Christian Burruano; distribuzione DVD: Sony Pictures
formato video: 2,35:1 Anamorfico 1080p; audio: 5.1 DTS HD: Italiano Inglese; sottotitoli: Francese

Extra: 1) Backstage 2) Interviste 3) Video Musicale: Kiss Me Dracula di Claudio Simonetti

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